RIME - I
[Rimas - I]
DANTE AI FEDELI D'AMORE.
[Dante aos Fiéis do Amor]
A ciascun'alma presa e gentil core
nel cui cospetto ven lo dir presente,
in ciò che mi rescrivan suo parvente,
salute in lor segnor, cioè Amore.
Già eran quasi che atterzate l'ore
del tempo che onne stella n'è lucente,
quando m'apparve Amor subitamente,
cui essenza membrar mi dà orrore.
Allegro mi sembrava Amor tenendo
meo core in mano, e ne le braccia avea
madonna involta in un drappo dormendo.
Poi la svegliava, e d'esto core ardendo
lei paventosa umilmente pascea:
appresso gir lo ne vedea piangendo.
Dante, Lírica, Rimas, c. 1283-1308, Testo critico della Societa' Dantesca Italiana; Florence: Societa' Dantesca Italiana, 1960.
Gustave Doré, The saintly throng in the shape of a rose, c. 1868, The vision of Purgatory and Paradise by Dante Alighieri (London and New York: Cassell, Petter, and Galpin [1868?].